Le api di Castensago hanno un nido speciale, costruito appositamente per soddisfare l'obiettivo didattico dell'apiario garantendo al contempo un adeguato confort alle api.

Le arnie ordinarie hanno una zona nido e, nei momenti di flusso nettarifero, dei piani aggiuntivi per la raccolta del miele.
| Nel nido di un'arnia ordinaria ci sono fino a 10 telai (più raramente 12), ciascuno dei quali contiene un favo, cioè la struttura cerea con celle esagonali nelle quali le api allevano le larve e conservano le scorte di miele e polline | ![]() |
Gli apicoltori impediscono alla regina di salire a deporre nei melari ai piani superiori usando una griglia escludiregina, le cui maglie sono abbastanza larghe da lasciar passare le api ma non la regina, che è un po' più grossa (v. immagini nella pagina sulle api). Nei melari, dunque, si troverà solo miele, che potrà essere raccolto dagli apicoltori.
A Castensago il miele non verrà sottratto alle api, ma costituirà la loro scorta energetica per l'inverno. È dunque necessario dare loro più spazio per depositare il miele raccolto. L'arnia di Castensago è dunque più grande delle arnie normali: ha spazio per 15 telaini, che resteranno nel nido.
Un'altra particolarità è lôrientamento dei telaini. Mentre solitamente nelle arnie normali di tipo Dadant i telaini sono sistemati in perpendicolare all'entrata, nell'arnia di Castensago sono in parallelo. Questa struttura (usata di norma dalle arnie cosiddette svizzere) è detta a favo caldo: l'aria fredda è intercettata dal primo telaino, che protegge quelli più all'interno. Nelle arnie a favo freddo, invece, l'aria può più facilmente passare negli interstizi.
Una terza particolarità dell'arnia di Castensago sono le finestre che permettono di vedere cosa fanno le api. Ci sono finestre (di vetro doppio, isolante) con imposta scorrevole sui due lati e sul retro, e anche la copertira interna del nido (detto coprifavo) è trasparente:
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Naturalmente, dopo l'osservazione l'imposta viene chiusa (il nido delle api è abitualmente buio) e il coprifavo viene riempito di materiale isolante, nel nostro caso due coperte di lana, per evitare dispersioni di calore in inverno e surriscaldamento d'estate.

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