La prima visita guidata all'apiario didattico di Castensago si è tenuta il 14 luglio 2020: un bel test per il materiale e una verifica della disponibilità delle api a farsi mostrare a un gruppo di persone.

 

Quest'ultima, in effetti, non è scontata: la reazione all'apertura dell'arnia è diversa da colonia a colonia, e va dall'indifferenza o quasi (le api continuano il loro lavoro come se nulla fosse: nel gergo degli apicoltori, "tengono il favo", cioè vi restano attaccate senza alzarsi in volo) ad una reazione vivace, con un gran numero di api in volo e la distribuzione di diverse punture. La colonia di Castensago si è dimostrata essere molto docile e tiene il favo, naturalmente se trattata con la dovuta grazia.

Il gruppo era composto di 10 ragazzi di una colonia diurna con le loro monitrici, qui ripresi con le nuove tute messe a disposizione dell'apiario per i visitatori

gruppo

La visita è stata preceduta dalla risposta alle moltissime domande dei ragazzi, con l'uso della cartellonistica didattica esposta nell'aula nel bosco:

cartelli didattici

 

Prima di aprire l'arnia, un'occhiata dalle finestre laterali:

finestrino

Finalmente di apre l'arnia, togliendo il coprifavo. Le api non si muovono!

apertura

 

Si rimuove la barra dei sensori per poter accedere ai favi:

rimozione sensori 

 

e finalmente si può estrarre un favo per mostrare come si disongono le api e il tipo di attività che vi si svolge:

estrazione favo

 

Sui favi (che le api vengono indotte a costruire su telai che possono essere comodamente rimossi per facilitare l'ispezione da parte degli apicoltori) ossiamo distinguere tra le api operaie (femmine) e i fuchi (maschi) —uno è indicato dal'apicoltore:

fuco

 

sul retro del medesimo favo fa bella mostra di se la regina, riconoscibile dalla macchia di colore blu applicato sul suo torace dall'apicoltore per permetterne una più facile individuazione e per indicare l'anno di nascita (un codice internazionale raccomanda di usare l'azzurro per gli anni che finisco che finiscono con 0 e con 5; seguiranno negli anni successivi in ordine alfabetico facilmente memorizzabile, bianco, giallo, rosso e verde). Questa regina è nata nel 2020, figlia della regina sciamata il 14 maggio 2020. Si noti che si tratta di una regina particolarmente scura. Le cellette vicino alla regina sono riempite di polline giallo, che servirà a garantire l'apporto di proteine alle larve che nasceranno dalle uova appena deposte

regina

 

Il primo favo estratto era stato costruito dalle api nel 2019. Nel frattempo si è imbrunito in seguito all'allevamento in stretta successione di larve nelle medesime cellette, utilizzate più volte nel corso di un anno. Un favo costruito nel 2020 è invece molto più chiaro: 

favo nuovo

In alto si vede una corona di miele, che costituirà le riserve di cibo della colonia nelle prossime settimane. Le cellette chiuse nella parte bassa del favo contengono delle pupe, cioè la fase della vita dell'ape in cui la larva si trasforma in adulto (come quello che accade nella crisalide di una farfalla). Le api che hanno la testa nelle cellette stanno accudendo le larve ancora immature, oppure stanno pulendo le celle lasciate vuote da api adulte appena sfarfallate, in modo che siano pronte per la deposizione di nuove uova al prossimo passaggio della regina.

 

La chiusura dell'arnia a visita ultimata si completa con il riposizionamento del materiale isolante che serve a impedire la dispersione del calore durante la notte e l'eccessivo riscaldamento causato dal sole estivo, in modo che le api facciano meno fatica a mantenere i 35° circa necessari allo sviluppo della covata.

chiusura