In generale le api non costituiscono un pericolo, in particolare quando stanno visitando i fiori alla ricerca di nettare o polline: basta non toccarle, e loro continueranno a svolgere il loro lavoro.

Tuttavia, le api difendono il loro nido, in particolare l'entrata. Ogni colonia ha delle api guardiane che impediscono agli intrusi di entrare e agli incauti di avvicinarsi troppo.

L'apiario è dunque custodito dalle api, ed occorre pertanto esercitare la necessaria prudenza. Non c'è bisogno di avvicinarsi per vedere le api: l’entrata dell’arnia è ripresa costantemente da una telecamera, ed è possibile vedere l’andirivieni della api senza rischiare nulla visitando questa pagina temporanea.

Anche se abbiamo scelto delle colonie docili per il nostro apiario, è prudente mantenere una distanza di sicurezza di qualche metro se non si è adeguatamente protetti. La distanza deve essere maggiore si si portano profumi, dopobarba e simili: le api trovano questi odori fastidiosi, e hanno un olfatto molto più sensibile del nostro!

A qualche metro di distanza dal nido (nel nostro caso, per intenderci, fino al sentiero), le api non costituiscono un pericolo: se ne vanno per i fatti loro a raccogliere nettare e polline, e non sono attratte dagli esseri umani né dal loro cibo (a meno che si tratti di miele, ovviamente!). Basta naturalmente non disturbarle nella loro attività.

I visitatori di Castensago possono dunque stare tranquilli nella zona adibita alla sosta e nell'aula nel bosco: il rischio di essere punti è equivalente a quello che si corre nel corso di qualunque altra uscita; essenzialmente è più facile essere punti da qualche vespa interessata ai pic-nic! In caso di puntura, comunque, si vedano le avvertenze e le indicazioni di comportamento più avanti.

Solitamente l’effetto di una puntura è locale: gonfiore e arrossamento nella zona della puntura, passa tutto dopo pochi giorni. Se gli effetti fossero generalizzati, chiamare il numero telefonico 144 o recarsi da un medico o in pronto soccorso.

È possibile effettuare visite guidate in sicurezza fissando un appuntamento con un apicoltore tramite www.apiariodidattico.ch/informazioni/visite.

Scolaresche e associazioni che volessero fare uso dell'aula nel bosco possono chiedere con il dovuto anticipo al Municipio il codice di accesso al kit di emergenza

 

Le punture d'ape

Oltre alle api, ci sono molti altri insetti in grado di pungere o mordere.

Caratteristica delle puntura d'ape è che il pungiglione rimane nella pelle della vittima, perché essendo di forma arpionata l'ape non riesce a ritrarlo, e si stacca assieme a una parte dell'intestino dell'ape a cui è direttamente attaccato (per questo l'ape muore).

L'ape può dunque pungere una volta sola, anche se poi continua a ronzare attorno alla vittima per spaventarla. Tuttavia, col pungiglione si stacca anche la sacca che contiene il veleno; questa continua a pompare veleno finché non è uscito tutto oppure il pungiglione non viene tolto.

Quando punge, l'ape emette anche un ferormone di allarme, che avvisa le altre api dell'apiario della presenza di un pericolo. Se si è nelle vicinanze dell'arnia, occorre allontanarsi subito.

Al contrario di quello delle api, il pungiglione delle vespe è liscio, può essere ritratto, e la medesima vespa può dunque pungere più volte. 

 

In caso di puntura:

 

Le punture d’ape sono dolorose. Solitamente l’effetto si esaurisce in poco tempo, ma possono anche verificarsi reazioni allergiche, per cui è sconsigliato avvicinarsi troppo all’arnia. In caso di puntura, allontanarsi subito il più possibile dall’apiario e togliere il pungiglione.

La reazione normale a una puntura d'ape (o anche di vespa o della maggior parte di altri insetti) è un gonfiore locale fino a 10 centimetri di diametro. In tal caso non si tratta di reazione allergica.

In rari casi, possono però darsi reazioni più intense. In caso di reazione allergica a una puntura di ape, i sintomi si manifestano nel giro di pochi minuti e possono comportare gonfiori locali, prurito, orticaria, vomito, affanno, calo della pressione, tachicardia, perdita dei sensi e in casi estremi arresto respiratorio. Si noti che queste reazioni sono più rare nei bambini che negli adulti.

Quindi in caso di puntura si deve subito togliere il pungiglione e informare qualcuno dell’avvenuta puntura.

Gli apicoltori che guidano le visite hanno accesso a un kit di emergenza come primo soccorso nei casi di sospetta reazione allergica. Al di fuori di questo ambito, a chi ne fosse provvisto si consiglia l’assunzione di un antistaminico (Xyzal 5 mg, due compresse) e di cortisone (Prednisone 50 mg, 2 compresse). Si devono assumere tutte le 4 pastiglie con un poco di liquido.

Le pastiglie non hanno un effetto immediato, per questo vanno assunte subito dopo la puntura se si sa di soffrire di allergia al veleno delle api. 

In caso di reazione generalizzata (orticaria, gonfiore al viso, difficoltà di deglutizione, affanno, vertigine) si deve far capo alla siringa autoiniettante di adrenalina: chi sa di essere allergico ne è probabilmente dotato, gli apicoltori che accompagnano i visitatori ne sono dotati. In questi casi bisogna allarmare immediatamente i soccorsi (numero 144). 

Indicazioni per i soccorritori in caso di chiamata d’emergenza:

  • via Gola di Lago a Lelgio, Capriasca, 50 metri oltre il numero civico 183
  • coordinate 46.091182, 8.969103

 --> filmato a cura del Centro Allergie Svizzera su come reagire a punture di insetti in caso di reazione allergica generalizzata.

a questo link ulteriori informazioni sulla corretta reazione in caso di puntura, e a quest'altro link maggiori informazioni sulle allergie al veleno d'ape, sempre a cura del Centro Allergie Svizzera.

 

 

 

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