L'apiario didattico di Castensago è stato visitato il 7 giugno 2021 dalla classe 3B delle Scuole Elementari di Ascona, con la maestra Valentina Turkewitsch e l'apicoltore Marco Beltrametti che ha seguito i ragazzi per un intero anno scolastico nella parte tematica sulle api. I bambini hanno mandato dei disegni a commento della giornata: il blog è loro!

 

La primavera è la stagione nella quale le api ricostruscono l'intera popolazione dopo la pausa di deposizione invernale: le temperature aumentano, assestandosi attorno ai 35° (la temperatura necessaria per l'allevamento della covata), dapprima su un solo telaio, poi gradualmente nel resto tutto il nido; la regina depone dapprima poche uova ogni giorno, ma verso maggio arriva a 1'500 - 2'000. La popolazione di api cresce rapidamente, preparandosi alla sciamatura.

 

Le api di Castensago hanno trascorso un inverno tranquillo. Così tranquillo da far temere che fossero morte o quasi.

 

La prima visita guidata all'apiario didattico di Castensago si è tenuta il 14 luglio 2020: un bel test per il materiale e una verifica della disponibilità delle api a farsi mostrare a un gruppo di persone.

 

La sciamatura è il momento culminante —quello visibile dall'esterno— della riproduzione di una colonia di api. 

Per le api l'inverno è tempo di pausa: con scorte ridotte di cibo per le larve (polline), solitamente le api non possono permettersi di mantenere la covata per tutto l'inverno.

Come si sviluppa l'ape dall'uovo allo stato adulto?

Nell’alveare c’è un’ape più grossa delle altre, che si comporta diversamente dalle altre e che dunque ha probabilmente un ruolo diverso dalle altre. Si tratta dell’ape regina. 

Le api di Castensago hanno un nido speciale, costruito appositamente per soddisfare l'obiettivo didattico dell'apiario garantendo al contempo un adeguato confort alle api.